L’economia altoatesina appoggia la Riforma costituzionale „Negli ultimi anni in Italia è ravvisabile una piccola ripresa. Gli sgravi fiscali per le imprese e il Jobs Act hanno contribuito alla creazione di 650.000 nuovi posti di lavoro e alla riduzione della disoccupazione giovanile del 5,9%. Anche da parte degli imprenditori esteri vi è fiducia nell’Italia. Sta a noi, ora, proseguire su questa via intrapresa e attribuire al Governo un chiaro compito di continuare sulla via delle riforme”, sottolinea Leo Tiefenthaler, Presidente di Südtiroler Wirtschaftsring – Economia Alto Adige (swr-ea).
I motivi per dire SI
“Attraverso la Riforma costituzionale lo Stato diverrà più snello ed efficiente. Questo, dopo le già attuate riforme nel mercato del lavoro e nella politica fiscale, costituisce un ulteriore passo nella giusta direzione. L’Italia sarà competitiva e questo rafforza la fiducia sia delle famiglie e delle imprese locali sia degli investitori esteri“, cosi Stefan Pan, Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, motiva il proprio assenso alla Riforma costituzionale.
“La promulgazione di una legge in Italia oggi dura, in media, 500 giorni. In futuro – con un esito positivo del Referendum – è prevista una cosiddetta via preferenziale per i progetti di legge urgenti che comporta l’approvazione entro 70 giorni. L‘Italia, per poter soddisfare le richieste in un contesto internazionale, necessita di strutture efficienti sia a livello politico che amministrativo”, afferma Walter Amort, Presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige.
Il Presidente dell‘Unione albergatori e pubblici esercenti dell’Alto Adige, Manfred Pinzger, aggiunge: ”Strutture efficienti, processi decisionali rapidi e la certezza giuridica fanno parte degli essenziali fattori di attrattività per le imprese. Questo in Italia è stato fino ad ora impedito dal cosiddetto bicameralismo perfetto. La trasformazione del Senato in una cosiddetta ‘Camera delle Regioni’ con poteri chiaramente delimitati rispetto alla Camera dei deputati consente processi decisionali più rapidi e più sicuri – una realtà di cui le imprese hanno urgentemente bisogno.”
Anche Gert Lanz, Presidente di Confartigianato imprese concorda con queste affermazioni: „Negli ultimi anni le imprese hanno dovuto reagire difronte alle nuove sfide, adattarsi continuamente a nuovi avvenimenti e orientamenti. Ora ci aspettiamo lo stesso impegno dalle istituzioni pubbliche. Abbiamo bisogno di strutture pubbliche efficienti che mettano al centro i cittadini e le imprese. La Riforma costituzionale è una componente essenziale per questo.“
Peter Gliera, Presidente dell’Associazione Liberi Professionisti Altoatesini entra nel merito della clausola di salvaguardia per l’Alto Adige: „La Riforma costituzionale non toglie alcuna competenza alla Provincia Autonoma di Bolzano. Tramite la clausola di salvaguardia e l’introduzione dell’obbligo di intesa tra lo Stato e la Provincia, l’autonomia dell’Alto Adige è tutelata. Modifiche allo Statuto possono essere attuate soltanto in accordo con la Provincia. Questo rappresenta un aspetto essenziale per dire SI.”
„L‘Italia deve dimostrare di poter essere una location attrattiva. Sia le imprese italiane che quelle estere osservano attentamente come l‘Italia attui le annunciate riforme, prima di effettuare ulteriori investimenti. Le nostre imprese sono, oggi, inserite in un contesto internazionale, i cui effetti ci riguardano direttamente. La Riforma costituzionale è determinante per la competitività dell’Italia“, conclude Leo Tiefenthaler, Presidente di Südtiroler Wirtschaftsring- Economia Alto Adige e Presidente dell’Unione agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi.
I principali contenuti della Riforma
Nucleo della Riforma, che deve essere votata domenica prossima (4 dicembre) per mezzo di un Referendum popolare, è la riduzione del Senato dagli attuali 315 Senatori a 100 e la relativa trasformazione in una cosiddetta ‘Camera delle Regioni’ nella quale saranno inviati i rappresentanti delle Regioni con l’obiettivo di garantire lo scambio tra lo Stato e le Regioni. Attraverso lo scioglimento del cosiddetto bicameralismo perfetto e la riduzione dei poteri del Senato sono auspicate vie decisionali più rapide. Inoltre la riforma prevede, tra l’altro, una cosiddetta ‘via privilegiata’ per progetti di legge urgenti che dovranno essere varati entro 70 giorni.
Per quanto riguarda l’Autonomia dell’Alto Adige – affermano i membri della Presidenza – dovrebbe essere riconosciuto che alla Provincia Autonoma di Bolzano non viene tolta alcuna competenza, così come anche a tutte le altre Regioni a Statuto speciale. La cosiddetta clausola di salvaguardia e l’introduzione dell’obbligo di intesa tra Stato e Provincia garantiscono all’Alto Adige una tutela maggiore come fino ad ora: eventuali modifiche allo Statuto possono, infatti, essere attuate soltanto in accordo e, quindi, con il consenso della Provincia.
Sono soprattutto questi i motivi per i quali la Presidenza di swr-ea appoggia la Riforma costituzionale e si esprime a favore del SI al Referendum popolare di domenica prossima.