L’attuale pandemia presenta a tutti noi, quella che è probabilmente la più grande prova di resistenza della storia moderna. Capisco bene il bisogno e la preoccupazione che sentono molte persone.
E, sì. La crisi ha anche colpito spietatamente la nostra stretta rete di sicurezza economica, sociale e pubblica, che nonostante i nostri sforzi, non ha potuto assorbire tutto. Non siamo né un’isola felice né il centro e nemmeno i migliori di questo mondo! Sono stati fatti degli errori, alcune decisioni avrebbero dovuto certamente essere prese in modo diverso. Dobbiamo affrontare questi errori senza sosta, ma poi anche lavorare insieme per trovare soluzioni e aiutare le persone in difficoltà. Non dobbiamo lasciarle sole con le loro preoccupazioni e difficoltà causate dalla crisi.
Un dato di fatto è anche, che alcuni attualmente stanno conducendo un gioco pericoloso con il loro comportamento, diffondendo falsità, alimentando paure profonde nella società e quindi alimentando deliberatamente la rabbia e l’odio. Iniziare ad attaccarci a vicenda e cercare colpevoli, addirittura insultandoli pubblicamente, è la peggiore di tutte le opzioni che possiamo prendere in questo momento per la nostra terra. Spero che non abbiamo dimenticato che non è il nostro vicino, nostro amico o il nostro conoscente ad essere il nemico. No, è il virus!
Se vogliamo superare la crisi attuale, possiamo farlo solo ora con una grande dimostrazione di solidarietà e un percorso comune. Noi altoatesini ci siamo sempre distinti per la nostra capacità di stare insieme e di restare uniti nei momenti difficili. Ancora una volta, ognuno di noi è chiamato a dimostrare che non solo sappiamo parlare di solidarietà, ma che possiamo anche viverla. Questo è ciò che ora desidero con tutto il mio cuore.