In termini di “digital transformation”, in Alto Adige i margini di miglioramento sono ancora ampi. Ne sono convinti i rappresentanti del mondo economico della Valle Isarco e dell’Alta Valle Isarco. Nell’ambito di un incontro, il professor Dominik Matt ha presentato ai membri del comprensorio Valle Isarco/Alta Valle Isarco di Südtiroler Wirtschaftsring – Economia Alto Adige i risultati intermedi dello studio sulla digitalizzazione “A21 Digital Tyrol Veneto”.
I servizi digitali oramai fanno parte della quotidianità: per le imprese aumentano l’efficienza e la competitività, nella vita quotidiana facilitano e velocizzano lo scambio di informazioni. “In questo contesto è necessario restare al passo coi tempi promuovendo interventi mirati”, è convinto il presidente comprensoriale di SWR-EA Matthias Braunhofer.
Banda larga: necessario un ampliamento rapido e costante
Per gli operatori economici l’ampliamento della banda larga rimane un punto dolente. “Le strategie sulla digitalizzazione non servono a un gran che se manca internet veloce. In questo senso è necessario portare avanti i lavori di ampliamento della rete in modo rapido e costante. Inoltre, la connessione serve a tutti, anche ai masi più isolati perché soltanto così supereremo eventuali svantaggi”, ha spiegato Braunhofer.
Raccomandazioni utili in questo senso sono giunte anche dal professor Dominik Matt, coordinatore dello studio sulla digitalizzazione “A21 Digital Tyrol Veneto” promossa dal programma Interreg V-A Italia-Austria, che ha presentato ai rappresentanti del mondo economico i risultati intermedi del progetto.
Rafforzare le competenze digitali e trasformare l’Alto Adige in “smart region”
Tre gli ambiti di intervento particolarmente importanti: in questo è necessario ampliare le competenze digitali all’interno delle imprese. “Un processo per il quale bisogna coinvolgere il proprio personale”, ha spiegato Matt. Altro settore in cui promuovere le competenze digitali è quello della formazione. Con l’obiettivo di preparare le giovani generazioni alle sfide del futuro. Trasformare l’Alti Adige in “smart region” permetterebbe alla nostra provincia di fare da calamita per i giovani talenti e personale qualificato. “Dobbiamo poter offrire alle giovani generazioni ben preparate e qualificate un contesto che permetta loro di crescere”, ha concluso il professor Matt.