L’assemblea generale di quest’anno di Economia Alto Adige (SWR-EA) è stata dedicata al tema “DOVE STA ANDANDO L’EUROPA? La nostra competitività è in pericolo?” Nel suo discorso di apertura, Sandro Pellegrini ha affrontato i punti chiave che SWR-EA si era prefissata all’inizio del suo mandato circa un anno fa. Ad esempio, la carenza di manodopera e la mancanza di alloggi a prezzi accessibili, due temi che vanno mano nella mano, secondo il presidente. “In un momento in cui siamo alla disperata ricerca di operai e manodopera qualificata è essenziale affrontare l’argomento con determinazione. Studi ci informano che molti dei nostri giovani vorrebbero tornare in Alto Adige dopo studi o esperienze lavorative all’estero ma i prezzi irraggiungibili del mercato immobiliare locale non glielo permette”, ha osservato Sandro Pellegrini. Secondo Pellegrini è importante trovare soluzioni specifiche sia per i lavoratori temporanei che per le famiglie e i giovani locali.
Nel suo discorso, Sandro Pellegrini ha inoltre affrontato il tema della mobilità. “La raggiungibilità delle nostre aziende e quella dei nostri clienti è messa a dura prova e compromette la sopravvivenza di molte imprese”, ha detto Sandro Pellegrini. Per quanto riguarda il ponte Lueg, la swr-ea ha lavorato a stretto contatto con la Camera di Commercio, sviluppando e presentando proposte e strategie concrete per rendere la situazione meno gravosa. A questo proposito, si sono tenuti colloqui con l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, con l’amministratore delegato di Asfinag Stefan Siegele e con il presidente dell’Autostrada del Brennero SpA, Hartmann Reichhalter.
In tema di burocrazia, Sandro Pellegrini ha sottolineato che nel corso degli anni sono stati introdotti sempre più vincoli, controlli e certificazioni, creando un carico di lavoro tale da soffocare le imprese nell’apparato burocratico. “Nelle piccole aziende l’imprenditore non può più dedicarsi alla sua maestria e passione, ma deve passare giornate in ufficio lontano dal lavoro per il quale si è formato. Questo scoraggia anche i giovani quando le aziende li chiamano al cambio generazionale”, ha detto il presidente di swr-ea.
Infine, Sandro Pellegrini ha parlato del riconoscimento sociale dell’economia in Alto Adige. Lui, come probabilmente molti altri imprenditori, è rimasto sorpreso dal fatto che il sondaggio sull’atteggiamento economico, commissionato dalla “Südtiroler Wirtschaftszeitung” lo scorso autunno, sia stato fondamentalmente positivo. “Fortunatamente, gli altoatesini hanno un’opinione positiva dei singoli settori economici e riconoscono anche che un’economia sana è la base per potersi permettere servizi sociali e un sistema scolastico e sanitario ben funzionante”, ha continuato il presidente. Oggi l’Alto Adige è una delle regioni più ricche d’Europa. Nel suo discorso, Pellegrini ha ricordato che non è sempre stato così e che nel 1957 l’Alto Adige era una delle regioni più povere d’Italia.
Pellegrini ha anche colto l’occasione per sottolineare che l’anno scorso la Giovane Economia è stata accolta nel swr-ea e ha fatto le sue congratulazioni al nuovo presidente della Giovane Economia, Raffael Peer.
Dopo il discorso del presidente, Roland Benedikter, co-direttore del Center for Advanced Studies di Eurac Research e titolare della cattedra UNESCO di Anticipazione Interdisciplinare e Trasformazione Globale-Locale, ha presentato dati e fatti sulla politica di concorrenza europea e sulla sua competitività attuale e futura rispetto ad altri attori globali come gli Stati Uniti.
Infine, si è tenuta una tavola rotonda. Tra gli ospiti c’erano il presidente della Provincia Arno Kompatscher, gli assessori provinciali Marco Galateo e Luis Walcher, la presidente dei Giovani Artigiani di lvh.apa Priska Reichhalter e il Prof. Antonio Carcaterra, direttore della Facoltà di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma. Christian Pfeifer, che ha moderato la tavola rotonda, ha intervistato i partecipanti in modo mirato sugli argomenti precedentemente affrontati. Anche il pubblico ha avuto la possibilità di porre domande direttamente.